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Il nostro
Progetto
L’intervento in progetto riguarda la costruzione di una condotta forzata in fregio al Fiume Panaro immediatamente a valle di Ponte Samone nel Comune di Pavullo nel Frignano. L’opera fa parte di un progetto di più ampio respiro che riguarda la realizzazione di un impianto idroelettrico denominato “Molino delle Palette”.
Descrizione dell’opera
La condotta adduttrice forzata, il cui diametro nominale è pari a 2500 mm, si sviluppa per una lunghezza complessiva di 940 m circa sulla sponda sinistra idraulica.
Sono state sviluppate diverse valutazioni tecniche ed economiche preliminari prima di addivenire alla scelta della soluzione esecutiva per la realizzazione del manufatto. In particolar modo le soluzioni oggetto di valutazione differiscono per la tipologia di materiale adottato ed in particolare:
- Condotta in acciaio
- Condotta in PRFV
Nella scelta della tipologia costruttiva della tubazione sono stati valutati e pesati diversi aspetti fra cui:
– Comportamento strutturale e resistenza sia a carichi esterni che a fenomeni di depressione: entrambi i materiali assicurano importanti caratteristiche di resistenza strutturale ai carichi esterni ma differenti comportamenti in caso di depressione. Se la condotta in acciaio infatti può subire fenomeni di buckling (instabilità elastica) in caso di pressione esterna superiore alla pressione interna, la condotta in PRFV, pur avendo struttura che subisce in misura minore di tale fenomeno, risulta ad esso vulnerabile in corrispondenza dei giunti che possono “aprirsi” se non correttamente progettati o dimensionati
– Tipologia di giunzione: nel caso della condotta in acciaio le giunzioni saldate assicurano una resistenza uguale se non superiore a quella della condotta, permettendo dunque di considerare la condotta come un elemento unico e non come elementi realizzati in conci distinti. Al contrario la presenza di giunti fra un concio e l’altro nel caso delle condotte in PRFV obbligano, dal punto di vista strutturale e idraulico, a considerare la condotta come somma di singoli elementi che dovranno dunque essere verificati in tal senso. In specifico dunque viene meno il fenomeno collaborante della tubazione nel suo insieme che certamente non favorisce ad esempio il contrasto a fenomeni di galleggiamento o di scivolamento per eventuali fenomeni gravitativi o erosivi che dovessero verificarsi.
– Resistenza alla corrosione con specifico riferimento a fenomeni di corrosione elettrochimica: Il fenomeno può essere ingenerato sia dalla naturale formazione di pile galvaniche dovute all’eterogeneità del contatto suolo metallo, sia dalla presenza nel suolo di correnti vaganti disperse da sistemi funzionanti a corrente continua. Le tubazioni in PRFV non sono esposte ai fenomeni di corrosione derivanti da correnti vaganti mentre nel caso dell’acciaio risulta indispensabile prevedere in testa e in coda alla condotta elementi di isolamento (giunti dielettrici) con possibilità di eseguire misure elettriche e successivamente eventualmente inserire protezione catodica della condotta.
– Modalità e tempi di posa: in entrambi i casi trattandosi di condotte flessibili è fondamentale lavorare sulla collaborazione del materiale di rinfianco che deve essere opportunamente scelto e posato, assicurando dunque compattazione tale da permettere il “contenimento” dei fenomeni di ovalizzazione. Certamente i tempi e le modalità di posa delle condotte in PRFV risultano ampiamente inferiori a quelli delle condotte in acciaio anche solo per il fatto che non risultano necessarie operazioni delicate di saldatura in opera.
Alla luce della valutazione dei vari aspetti tecnici di cui sopra, delle stringenti tempistiche per pervenire al completamento della posa in opera della condotta nonchè dei tempi di approvvigionamento della tubazione, la soluzione che si è ritenuto la maggiormente idonea a rispondere alle esigenze del cantiere risulta essere quella della condotta in PRFV. Preme fin d’ora sottolineare come dovrà essere posta particolare attenzione alla selezione dei fornitori ed alle garanzie da richiedere con specifico riferimento alla tenuta dei giunti al verificarsi di fenomeni di depressione interna o di variazione angolare.
Dovrà inoltre essere garantita una posa in opera tale da evitare che la condotta possa venire messa a giorno, situazione che potrebbe comportare fenomeni di galleggiamento per asportazione del materiale soprastante la condotta o fenomeni di collasso per eliminazione dell’elemento di fondazione della stessa. La scelta di una condotta in PRFV comporta la necessità di andare a realizzare importanti elementi di protezione e difesa spondale, almeno sul tratto centrale di posa.
Tali elementi di protezione, pur da prevedersi anche nel caso di condotta in acciaio, divengono elementi fondamentali per poter garantire la sicurezza idraulica della condotta e dei suoi giunti.