m

Blog

Scavi di sbancamento per fondazioni e non solo: iter

La realizzazione delle fondazioni rappresenta il primo passaggio di ogni operazione di costruzione ed è una fase essenziale per tutti gli interventi che verranno poi eseguiti successivamente.

Fondazioni solide, sono indispensabili per garantire la stabilità e la solidità della nuova opera.

Ovviamente per assicurare un’adeguata solidità delle opere di fondazione è necessario che le stesse poggino su terreni con resistenze adeguate ai carichi strutturali previsti dal progetto.

Generalmente il terreno vergine non è adatto a sopportare i carichi di un edificio, a causa della sua irregolarità, dell’ eventuale presenza di sostanze estranee e di aree poco compatte e resistenti dovute alla presenza di stratificazioni naturali del terreno come banchi di argilla, strati limo-sabbiosi ecc.

Per questo la prima lavorazione di cantiere, successiva solo all’accantieramento, è l’esecuzione prima di scavi di scotico superficiale; che consentono di rimuovere la terra di cultura ed accatastarla in cantiere, per poi riutilizzarla per la realizzazione delle aree a verde.

Poi di scavi di sbancamento ed in sezione fino al raggiungimento del piando d’imposta delle fondazioni di progetto.

La quota del piano d’imposta viene definita, sia in base alle esigenze progettuali, sia a seguito di attento studio geologico.

Infatti, il geologo effettua propedeuticamente dei carotaggi del sottosuolo, per definire la portanza del terreno; effettualo lo studio dei dati raccolti e redige la relazione geologica, dalla quale si evincono le lavorazioni necessarie per poter procedere con la costruzione del nuovo edificio.

A volte è sufficiente raggiungere la quota dove le prove hanno evidenziato che il terreno ha l’idonea portanza, atre è necessario effettuare una stabilizzazione dei terreni in loco per aumentarne la resistenza; ed altre ancora è necessario effettuare opere di palificazione interrata per poter rendere idoneo il sito per la costruzione del nuovo edificio.

Impresa Bergamelli si occupa con competenza di scavi di scotico, sbancamento ed in sezione ristretta, oltre alla stabilizzazione a dei terreni quali opere propedeutiche alla realizzazione di ogni costruzione successiva,

Possiamo occuparci di ogni tipologia di scavo, dallo scotico allo sbancamento, fino agli scavi in sezione aperta, ristretta e obbligata, ma anche degli scavi per la ricerca di perdite (gas o acqua). Come funzionano e quali sono le principali differenze tra le diverse tipologie di scavo

Lo scavo di scotico superficiale

Quando si avvia un cantiere, si inizia a lavorare su un terreno che, con tutta probabilità, non è pianeggiante, ma presenta quote differenti e andamenti irregolari. Lo scavo di scotico è proprio il processo che consente di livellare il terreno ed eliminare lo strato superficiale ottenendo una superficie uniforme, che possa fungere da: 

  • base sicura su cui movimentare i mezzi da lavoro;
  • ed eventualmente se la parte superficiale del terreno è costituita da terreno vegetale (terra di cultura), questa operazione consente di accatastare questa terra in cantiere, per poi poterla riutilizzare per la realizzazione delle future aree a verde; un approccio green che ottimizza il riutilizzo delle risorse

Lo scavo di sbancamento

Lo sbancamento fa parte degli scavi “a sezione aperta”, ossia scavi nei quali la superficie orizzontale è maggiore, in larghezza e lunghezza, rispetto alla profondità dello scavo.

Si utilizza uno scavo di sbancamento o di splateamento per procedere con la realizzazione delle costruzioni edilizie, ma anche per le lottizzazioni e altri tipi di intervento. Mentre lo sbancamento viene eseguito su superfici pianeggianti, con “splateamento” si intende una modifica dell’andamento naturale del terreno, in partenza irregolare. 

Lo scavo a sezione ristretta o a sezione obbligata 

Negli scavi a sezione ristretta o oppure obbligata, invece, la larghezza è uguale o inferiore all’altezza. Possono essere realizzati sia partendo dalla base naturale del terreno, sia dal piano d’imposta ottenuto con lo scavo di sbancamento. 

Lo scavo a sezione obbligata è impiegato per realizzare fondazioni dirette (a plinto o a trave rovescia).

 

Gli scavi a sezione ristretta o a trincea” sono scavi continui di sezione trasversale e utili per la posa delle tubazioni, di utenze o sottoservizi. Quando la trincea ottenuta è particolarmente profonda sono necessarie operazioni di messa in sicurezza delicate, definite blindaggio degli scavi per preservare l’incolumità degli operai in cantiere.

 

Lo scavo di sbancamento e la realizzazione delle opere: il computo metrico 

Nella realizzazione di una nuova opera , il computo metrico rappresenta un documento progettuale che descrive le singole lavorazioni necessarie per la realizzazione dell’opera e

E’ di fondamentale supporto per una pianificazione ottimale del progetto, nonché una gestione efficiente dei costi; in questo caso si parla di computo metrico estimativo, alle lavorazione e materiali necessari per la realizzazione dell’opera viene dato un costo e si ottiene il costo complessivo per la realizzazione dell’intera opera

In pratica si tratta di un documento estremamente dettagliato, che elenca tutti i materiali e le risorse necessarie per l’esecuzione dei lavori, fornendo una panoramica completa su ciò che occorre per iniziare e portare a termine le opere edili. 

È indispensabile, sia per l’impresa edile, sia per il committente, che grazie al computo riescono a individuare le fasi operative, pianificare adeguatamente il budget necessario e organizzare le risorse (mezzi, maestranze, risorse umane o partners).

Nel computo metrico per i lavori di scavo vengono espressi: 

  • la mole delle lavorazioni (quantità di terreno da muovere, dimensioni dello scavo, etc);
  • i prezzi unitari relativi alla tipologia di scavo da eseguire in funzione del terreno oggetto della lavorazione (es. terreno con o senza la presenza di trovanti,
  • il prezzo per le opere di messa in sicurezza delle pareti di scavo,
  • il costo degli oneri di smaltimento del terreno, che varierà in base alla tipologia dello stesso, definita tramite opportune analisi di laboratorio
  • il costo per il trasporto del materiale al destino finale

È, insomma, un elemento chiave per riuscire a preparare i contratti tra appaltatore e committente e fornisce numerose informazioni circa le risorse, l’investimento e la conformità dei lavori alle specifiche del progetto e alle normative. 

La protezione dello scavo di sbancamento 

Che siano a sezione aperta, obbligata o ristretta, gli scavi di sbancamento possono essere effettuati solamente da imprese specializzate e in possesso di tutte le certificazioni richieste dalle normative di sicurezza, in particolare dal D.Lgs. n. 81/2008 (Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro). 

Ad esempio, l’articolo 118 prevede principalmente che, durante lo sbancamento o splateamento:

  • l’inclinazione delle pareti dello scavo sia tale da eliminare il pericolo di franamenti; 
  • se il terreno è di tipo franoso, esso va consolidato oppure va prevista un’armatura;
  • durante l’escavazione con mezzi meccanici deve essere impedita la presenza degli operai nel campo di azione dei mezzi. 
  • l’installazione di opere provvisionali, quali barriere o recinzioni lungo il ciglio dello scavo

All’articolo 119, invece, ci si concentra sugli scavi a sezione obbligata (in particolare pozzi e trincee), raccomandando che: 

  • vengano eseguite armature di sostegno che seguono l’avanzamento di scavi profondi più di m 1,50; 
  • non si arrechino danni alle zone limitrofe al cantiere, durante l’infissione dei pali di fondazione e il conseguente scuotimento del terreno; 
  • le dimensioni di trincee e pozzi consenta l’accesso dei soccorsi per l’eventuale recupero di un operaio infortunato e sia prevista adeguata assistenza all’esterno dello scavo.

Lo smaltimento del materiale di risulta
Lo smaltimento del materiale proveniente dallo scavo è la fase che conclude i lavori di sbancamento. In genere è l’impresa realizzatrice dei lavori a provvedere a questa importante operazione. Come si procede? Sui materiali di risulta vengono effettuati dettagliate analisi, per capire se il materiale è inquinato o meno.

Nel primo caso, esso dev’essere correttamente smaltito rispettando le procedure di legge previste.

Qualora non lo fosse, invece, può essere trattato come sottoprodotto e segue la normativa relativa al recupero delle terre e rocce da scavo, che vengono riutilizzate o direttamente in cantiere, oppure per il riempimento di altri scavi qualora il permesso di costruire lo consenta oppure più comunemente  per riempire vecchie cave, contribuendo alla realizzazione di parchi e contesti pubblici grazie a valide pratiche di recupero ambientale. 

Per qualsiasi tipo di scavo (di scotico, sbancamento, in sezione, di fondazione): affidati a Impresa Bergamelli

Il team di Impresa Bergamelli può effettuare operazioni rapide e sicure per lo scoticamento e lo sbancamento del terreno. Ci occupiamo anche di scavi in roccia e in sezione ristretta, nonché di opere di movimento terra, seguendo tutto l’iter del lavoro, dalla progettazione fino al trattamento dei materiali di risulta. 

Con una sede a Nembro possiamo occuparci di interventi di sbancamento su Bergamo, Brescia, Milano e in tutto il nord Italia. Grazie a una competenza sviluppata lungo quasi sei decenni sul campo, riusciamo a pianificare con precisione tempi e budget di ogni lavoro, offrendo la garanzia di efficienza e affidabilità nelle tempistiche.

 

Sfruttiamo le tecnologie più avanzate nel settore e, grazie al nostro parco mezzi all’avanguardia, possiamo prendere in carico ogni tipo di scavo. Una squadra di tecnici specializzati si unisce al possesso delle più stringenti certificazioni di sicurezza e di sostenibilità ambientale, per fare di Impresa Bergamelli il tuo partner di fiducia. 

Contattaci per un preventivo o per avere maggiori informazioni!