Piano di demolizione fabbricati: step, regole, rifiuti
Demolire un edificio è un’attività potenzialmente pericolosa e delicata, da effettuare con attenzione e competenze specializzate. I rischi insiti in questo tipo di opera sono numerosi e possono causare danni materiali e ambientali, ma anche mettere in pericolo la vita stessa di chi è coinvolto nel cantiere.
Possono occuparsi di edilizia demolitiva, infatti, solo imprese qualificate, che dispongano di conoscenze approfondite circa la struttura degli edifici, la statica e la sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché di un idoneo parco mezzi per l’esecuzione dei lavori. Affidarsi a esperti specializzati, come il team di Impresa Bergamelli è imprescindibile, per ottenere lavori eseguiti a regola d’arte e in conformità con i requisiti di legge e le richieste del committente.
Demolizione fabbricati: la normativa di riferimento
È il D.Lgs 81/2008 (Testo Unico per la Sicurezza e la Salute nei luoghi di lavoro) a esplicitare gli obblighi di sicurezza da rispettare nell’attuazione di lavori di demolizione, nonché l’ordine degli step da eseguire.
In particolare, il TITOLO IV – CAPO II – SEZIONE VIII – DEMOLIZIONI, dall’articolo 150 al 155 riporta le norme che riguardano diversi aspetti delle demolizioni, quali:
- il rafforzamento delle strutture;
- l’ordine delle demolizioni;
- le misure di sicurezza da adottare;
- il convogliamento del materiale di demolizione;
- lo sbarramento della zona di demolizione;
- la demolizione per rovesciamento.
Il piano di lavoro delle demolizioni
Quando si parla di “Piano delle demolizioni” si intende un documento redatto dall’impresa esecutrice dei lavori e allegato al Piano Operativo di Sicurezza. Si tratta nello specifico di una dettagliata descrizione delle fasi di demolizione del cantiere (l’ordine cronologico, gli apprestamenti di sicurezza, le misure adottate per l’abbattimento delle polveri e del rumore ecc) e delle procedure per lo smaltimento dei rifiuti prodotti.
Quale documentazione è prevista in questo tipo di cantiere?
- Il PSC o Piano di Sicurezza e Coordinamento, redatto dal coordinatore della sicurezza, è previsto dalla legge per tutti i cantieri (temporanei o mobili) in cui siano presenti più aziende contemporaneamente e identifica i pericoli, specifici e generali, ivi presenti, nonché le misure di prevenzione e protezione.
- Il POS o Piano Operativo di Sicurezza, viene redatto dall’impresa esecutrice dei lavori, oltre alla valutazione generale dei rischi dell’azienda stessa (individuati dal DVR). L’impresa è tenuta a contestualizzare le proprie procedure di sicurezza per il cantiere oggetto del POS, acquisendo le direttive del PSC e analizzando i rischi specifici del cantiere stesso. Inoltre, il POS contiene un elenco dei mezzi e delle maestranze presenti in cantiere e fornisce chiara evidenza della loro corretta formazione e informazione in materia di sicurezza, assicurando così l’impiego di una squadra con adeguate competenze.
Smaltimento rifiuti da demolizione, fabbricati contigui e spazi ristretti: le criticità
È possibile gestire un intervento di demolizione solamente quando si analizzano a fondo le caratteristiche dell’edificio oggetto dell’opera, i materiali di cui è composto, il suo livello di compromissione e lo stato delle strutture che lo circondano.
Quando si lavora all’interno di centri urbani, ad esempio, o su edifici attigui ad altri palazzi, strutture, sottoservizi, impianti o traffico veicolare, è estremamente importante:
- programmare con cura ognuno dei passaggi relativi alla messa in sicurezza della zona;
- predisporre adeguati spazi per la movimentazione dei mezzi e per il deposito dei materiali di risulta;
- pianificare un’idonea strategia di smaltimento dei rifiuti prodotti dalla demolizione;
- predisporre appositi apprestamenti di cantiere per ridurre l’emissione di polveri.
Lo smaltimento dei rifiuti edili
In genere i lavori di edilizia demolitiva producono una grande quantità di rifiuti. L‘appartenenza alla categoria dei rifiuti speciali implica che la raccolta, lo smaltimento o l’eventuale riuso di questi materiali di risulta debba avvenire nel rispetto di norme mirate.
In alcuni casi, comunque, tali rifiuti sono considerabili materiali riutilizzabili, perché possono essere riciclati sempre nel comparto delle costruzioni. Possono essere riutilizzati, infatti, come MPS (materie prime secondarie) dopo aver attraversato gli appositi cicli di lavorazione e trattamento previsti dalla legge ed essere stati certificati previa l’esecuzione di analisi volte ad attestarne l’adeguatezza normativa.
Se soddisfano specifici parametri (di composizione, sicurezza, etc) i rifiuti da demolizioni sono qualificabili come “aggregati recuperati”. Parliamo, ad esempio, di:
- ghiaia;
- sabbia;
- argilla espansa;
- cemento;
- calcinacci;
- conglomerati cementizi o bituminosi;
- macerie;
- mattoni;
- ceramiche;
- intonaci;
- altri residui di lavorazione non pericolosi.
I rifiuti da demolizioni possono percorrere due diverse strade per il recupero:
- Possono essere portati al centro di recupero, trasportai con appositi formulari e previa esecuzione delle specifiche analisi di laboratorio. Il centro ricevente li può, quindi, trattare fino alla produzione dell’MPS, che rivenderà con apposita certificazione CE.
- Possono essere accatastati in cantiere e soggetti a campagne di frantumazione e riduzione volumetrica. Se si desidera percorrere questa via, è necessario presentare la domanda all’ente provinciale di competenza per il territorio del cantiere, fornendo un piano di campagna indicante le quantità da trattare, la pezzatura finale del materiale, il luogo di riutilizzo e il piano di frantumazione individuante le aree dove verrà accatastato il materiale demolito e, in un secondo momento, quello frantumato.
Una volta ricevuto il benestare è possibile iniziare a trattare il materiale demolito che è stato accumulato in cantiere e precedentemente analizzato: lo si può frantumare in pezzatura idonea al riutilizzo con un frantoio mobile da cantiere autorizzato. Il materiale frantumato viene, quindi, accatastato in cumuli da 3000 mc l’uno e rianalizzato, al fine di ottenere il via libera per il riutilizzo. Ad omologa ottenuta il materiale può essere impiegato nel sito dichiarato nel piano di campagna.
Il Piano di Demolizione deve anche occuparsi di tematiche di carattere ambientale e, nello specifico, di argomenti quali: la bonifica dai materiali inquinanti prima dell’inizio lavori, la gestione delle polveri e quella delle acque di lavaggio e abbattimento, nonché i livelli di inquinamento acustico massimo in relazione ai luoghi sensibili presenti nei dintorni del cantiere.
Demolizione totale di un fabbricato: le competenze di Impresa Bergamelli
Impresa Bergamelli si occupa di demolizioni di fabbricati pubblici o privati, sia interrati, sia fuori terra, realizatti in qualunque tipo di materiale (cemento armato, mattoni, ferro, legno ecc). Eseguiamo ogni intervento nella massima sicurezza, sfruttando un team di tecnici esperti e un parco mezzi all’avanguardia, capaci di assicurare al committente rapidità, minimo disturbo ed efficienza.
Possiamo anche realizzare lavori connessi alle demolizioni, come scavi in roccia e in sezione ristretta, scavi di scoticamento e sbancamento, oppure opere di movimentazione terra. Ci occupiamo, inoltre, anche della successiva ricostruzione sia degli edifici, sia di tutte le opere di urbanizzazione connesse.
Ti offriamo interventi completi e “chiavi in mano”, occupandoci personalmente anche della bonifica e della riqualificazione ambientale del sito di demolizione, ma anche dello smaltimento o del riciclo dei materiali di risulta.
Esplora i nostri casi studio e contattaci per avere maggiori informazioni o per chiederci un preventivo personalizzato!