NUOVO EDIFICIO RESIDENZIALE IN VIA PRAGA
CERRO MAGGIORE (MI)
Ubicazione del cantiere
La costruzione sarà ubicata in Cerro Maggiore in Via Praga 14.
Descrizione del contesto e delle opere
L’area ha estensione di circa 880 mq. e si colloca nella zona sud del territorio di Cerro Maggiore. In pianta ha forma di un trapezio e presenta le seguenti coerenze:
- nord-ovest, sud-est e sud-ovest, recinzioni esistenti su tre lati;
- nord-est, Via Praga, strada di accesso al cantiere.
Il progetto prevede la formazione di un edificio residenziale costituito da 2 piani fuori terra con disposizione in pianta rettangolare.
Caratteristiche architettoniche e costruttive
Il nuovo edificio residenziale di forma e volume compatti, sarà costituito da un piano interrato e da due piani fuori terra. Dal punto di vista funzionale, il piano interrato ospiterà l’autorimessa ed i locali accessori, il piano terra i locali principali dell’abitazione, mentre il piano primo le camere ed un’unità abitativa indipendente, con accesso diretto dall’esterno mediante scala esterna.
Al piano interrato l’autorimessa potrà contenere al massimo cinque autovetture. I locali accessori previsti sono due cantine, un ripostiglio, una stireria ed un locale biancheria.
Al piano terra, oltre al soggiorno ed alla cucina abitabile saranno realizzati due locali da adibire a studio a cui si potrà accedere direttamente dall’esterno mediante porte finestrate.
Dalla cucina abitabile e dal soggiorno sarà possibile accedere ad un porticato esterno che caratterizzerà il prospetto sud-est dell’edificio. Il porticato sarà arricchito da una colonna in pietra priva di funzione strutturale ma puramente estetica.
Al piano primo sono previste quattro camere da letto e tre servizi igienici di cui uno dedicato all’unità abitativa indipendente, con accesso diretto dall’esterno mediante scala esterna.
Dal punto di vista compositivo, il nuovo edificio residenziale sarà caratterizzato dalla modulazione del volume in altezza ottenuta grazie all’abbassamento su due lati di due porzioni di edificio e dai volumi aggettanti, ovvero dalle tettoie che caratterizzano tutti i fronti, dai balconi sui fronti nord-ovest e sud-est, dalla lesena su quello nord-ovest e dalla scala esterna sul fronte nord-est, che conferiranno una discreta dinamicità alle facciate, prevalentemente piene e lisce.
La disposizione delle finestre di taglio e forma rettangolare, il controllo delle proporzioni ed una discreta sensibilità nella definizione e nella distribuzione dei vuoti e dei pieni rendono le facciate complessivamente ordinate ed omogenee ed in armonia con i prospetti delle abitazioni esistenti molto simili per tipologia e dimensioni.
Dal punto di vista strutturale, la struttura portante dell’edificio sarà in cemento armato.
Vengono realizzati pilastri e setti strutturali in c.a. con solette gettate in opera.
Al piano interrato, i muri interrati saranno in c.a. Le fondazioni saranno appoggiate su micropali a causa delle scarse caratteristiche meccaniche del terreno.
Superfici ed altezze dei locali
A tutti i piani i locali sono stati dimensionati in conformità con le dotazioni minime per destinazione d’uso previste dal Regolamento edilizio e dal Regolamento Locale di igiene. Le altezze di interpiano sono state volutamente differenziate pur sempre in conformità a quanto previsto dai regolamenti.
Il piano interrato avrà un’altezza di mt. 2,30 al fine di ridurre il volume disperdente non riscaldato, i locali principali al piano terra avranno un’altezza di mt. 3,00 per dare maggiore comfort agli ambienti che saranno maggiormente utilizzati.
Al piano primo, a causa della modulazione dell’altezza dell’edificio e dell’altezza variabile della pendenza della falda di copertura, i locali avranno un’altezza media ponderale di m.2,75 nelle porzioni dell’abitazione di altezza inferiore e di m.3,42 nelle restanti porzioni, sempre comunque nel rispetto di quanto previsto nel Regolamento locale di igiene.
Tale scelta progettuale, è stata dettata sia dalla volontà di contenere lo sviluppo in altezza dell’edificio in modo da ridurne l’impatto nel contesto in cui sarà inserito, sia di favorire il contenimento dei consumi energetici grazie alla riduzione del volume d’aria da trattare, direttamente proporzionale all’altezza dei locali.
Allegato energetico
Il progetto è stato elaborato recependo quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale vigente e dall’Allegato energetico al Regolamento edilizio in materia di uso razionale dell’energia e del risparmio energetico.
Le soluzioni architettoniche e tecnologiche del progetto sono state prese al fine di realizzare un edificio in perfetta armonia con l’ambiente circostante riducendo congiuntamente al minimo i consumi fino ad ottenere un edificio ad alta efficienza energetica. L’obiettivo è stato raggiunto mediante i seguenti principali accorgimenti progettuali: efficiente coibentazione dell’involucro esterno; riduzione dei ponti termici ed eliminazione delle condense; sistemi impiantistici ad alta prestazione (pompa di calore, pannelli radianti a pavimento; impianto solare termico per l’acqua calda sanitaria e impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica).
Comfort termoigrometrico
Temperatura interna dell’aria, temperatura media radiante che influenza gli scambi termici radiativi ed umidità relativa sono i principali fattori che giocano un ruolo determinate nel dare la sensazione benessere all’interno degli ambienti e da essi dipende il comfort termoigrometrico, cioè la sensazione di caldo o di freddo, di umidità o di secchezza percepita dagli occupanti dell’edificio.
Tra le soluzioni individuate per controllare ed equilibrare tali parametri, migliorando il comfort termoigrometrico, vi è sicuramente la scelta del pavimento radiante, certamente il più adatto a garantire le migliori condizioni di comfort ambientale. Il principio si basa sul controllo della temperatura superficiale del pavimento e quindi, vista l’importanza relativa di tali superfici rispetto all’intero involucro dell’ambiente, è possibile ottenere valori ottimali di temperatura media radiante (differenza di temperatura tra la superficie corporea e le superfici intorno).
Il pavimento radiante lavorando ad una temperatura superficiale che si aggira intorno ai 2627°C fa sì che si inneschi un meccanismo di scambio per irraggiamento che porta l’intera struttura a temperature prossime ai 22÷24°C. Tale temperatura non è rilevata in determinati punti dell’abitazione ma è uniformemente ripartita su tutta la superficie calpestabile, a beneficio di un elevato grado di comfort grazie alla distribuzione ideale della temperatura all’interno degli ambienti. Il corpo umano si trova così racchiuso in un involucro “tiepido” e non subisce la sensazione di freddo che si prova in locali dotati di impianti tradizionali con terminali come i radiatori.
Un corretto bilanciamento di misure di tipo passivo ed attivo consente di ottenere le migliori condizioni di comfort, un corretto impiego di risorse ed un ridotto insieme di impatto sull’ecosistema.
L’ opera in esame ha tenuto in conto di entrambe le possibilità di intervento e prevede interventi specifici per assicurare le migliori condizioni di comfort ambientale interno ai futuri fruitori dell’edificio grazie all’impiego di elementi costruttivi ed impiantistici tecnologicamente avanzati.
Comfort acustico
Il lotto in via Praga su cui è prevista la costruzione del nuovo edificio residenziale, è classificata nella Classe II (aree destinate ad uso prevalentemente residenziale, caratterizzate da bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali, interessata prevalentemente da traffico veicolare locale).
Per la classe di appartenenza sopracitata i valori limite di emissione delle singole sorgenti sonore fisse, indicati nella tabella B allegata al D.P.C.M.14.11.1997 sono:
Area II- Area prevalentemente residenziale diurno 50 dB (A) notturno 40 dB (A)
Ciò premesso, la nuova costruzione sorgerà in una tranquilla zona residenziale in cui non vi sono sorgenti di rumore esterne fisse o mobili che possano recare fastidio agli occupanti. Pertanto non sarà necessario prevedere sistemi di protezione da rumori derivanti dall’ambiente esterno.
Comfort illuminotecnico
Il controllo dell’illuminamento naturale è uno dei requisiti che concorrono al benessere dell’organismo in relazione dinamica col contesto ambientale. L’illuminazione naturale deve essere utilizzata nella maggiore misura possibile anche al fine ridurre il consumo energetico.
Tutti i locali dell’abitazione destinati alla permanenza di persone, godono di illuminazione naturale diretta. Le superfici finestrate sono state dimensionate in modo tale che la superficie illuminante utile non è mai inferiore al 12,5% (1/8) della superficie del pavimento di ogni singolo locale.
Per l’illuminazione artificiale sarà privilegiata l’illuminazione a basso consumo a tecnologia LED. A parità d’illuminazione, rispetto alla tecnologia tradizionale, la tecnologia LED consente un risparmio energetico dal 50% al 70% senza che venga alterata la qualità della luce e di conseguenza il comfort ambientale: è mantenuta stabilità di colore e luminosità costante nel tempo, l’accensione è immediata e non si verificano intermittenze.
Ventilazione naturale
Tutti i locali dell’abitazione destinati alla permanenza di persone hanno superfici finestrate apribili nella misura non inferiore a 1/8 della superficie di pavimento che assicurano il corretto ricambio d’aria.
La superficie aerante dell’autorimessa collocata al piano interrato è stata calcolata nella misura di 1/25 della superficie in pianta coerentemente a quanto previsto nella specifica Regola tecnica di prevenzione incendi inerente le autorimesse.
La superficie aerante delle cantine non è inferiore a 1/12 della loro superficie di pavimento.
La corretta ventilazione di un ambiente rappresenta un requisito imprescindibile sia dal punto di vista igienico sia dal punto di vista del comfort soprattutto nella stagione estiva quando una corretta circolazione dell’aria può contribuire a rimuovere il calore in eccesso negli ambienti configurandosi come una vera e propria strategia di raffrescamento passivo.
Va comunque considerato che l’apporto di aria esterna ha generalmente come effetto quello di aumentare l’umidità dell’aria portando l’umidità relativa a valori elevati, soprattutto quando l’aria si raffresca, creando situazioni non confortevoli. Al contrario in inverno quando la temperatura dell’aria esterna è più bassa di quella interna, la ventilazione costituisce una quota di carico termico tra le più significative nel bilancio energetico dell’edificio.
Per ovviare a questi inconvenienti, è prevista anche l’installazione di un sistema di VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) del tipo a doppio flusso (Mandata e Ripresa) con recuperatore di calore ad alta efficienza e con l’inserimento di un sistema di deumificazione centrale.
Requisiti di carattere igienico ambientale (salubrità)
Vengono utilizzati materiali ecocompatibili, prediligendo l’impiego di materiali non tossici (sia per le finiture interne ed esterne sia per le strutture) di preferenza prodotti localmente, di facile manutenzione, pulizia e durabilità.
Per la finitura delle pareti esterne è previsto un intonaco in calce e cocciopesto, il quale grazie alla polvere di laterizio aggiunta alla calce, possiede ottime proprietà di resistenza all’umidità. Il suo utilizzo potrà offrire una serie di vantaggi tra cui la rapidità di posa, la durabilità nel tempo, ottime capacità traspiranti ed igroscopiche, un gradevole effetto estetico. Il colore chiaro (rosa) inoltre è appropriato al sistema a cappotto della parete esterna in quanto le conferisce un basso coefficiente di assorbimento della radiazione solare ed un indice di riflessione della luce non inferiore al 20%.
A protezione dalla risalita di umidità, in conformità con quanto richiesto all’art. 3.3.10 del Regolamento di igiene, il piano interrato sarà dotato di vespaio aerato di altezza non inferiore a cm. 50 con superfici di aerazione libera non inferiore a 1/100 della superficie del vespaio stesso, uniformemente distribuite per consentire una sufficiente circolazione dell’aria.
Per evitare la penetrazione di volatili e di animali in genere, è prevista l’opportuna protezione dei fori di aerazione con reti a maglia fitta e di idoneo materiale che ne assicuri la funzionalità nel tempo. I muri perimetrali dell’edificio sono distanziati dal terreno mediante intercapedine di larghezza di cm. 0,90, dotata di sistemi di allontanamento delle acque filtranti.
Nelle pareti, le condense superficiali interne saranno evitate grazie al buon isolamento delle stesse specialmente in corrispondenza delle strutture portanti in cemento armato, dei solai e dei soffitti e grazie all’installazione dell’impianto con recupero di calore.
Sistemazioni esterne
La sistemazione dello spazio esterno del nuovo edificio residenziale ha rappresentato l’occasione per concepire un’architettura calata armoniosamente nel contesto territoriale in cui inserisce, considerando le preesistenze non un vincolo per le scelte progettuali, bensì l’input per razionalizzare l’intervento assicurandone la sostenibilità nel lungo termine.
Si è cercato di preservare il più possibile la superficie drenante destinata a giardino, il quale risulterà un buon compromesso tra spazi pieni e spazi vuoti, con un equilibrio nei volumi perché sia vivibile. Infatti, sarà progettato nel rispetto delle preferenze della committenza la quale predilige un giardino gradevole esteticamente ma soprattutto pratico e usufruibile.
E’ prevista la piantumazione di alberi a basso fusto che saranno collocati in prossimità della recinzione nel rispetto delle distanze dai confini delle proprietà adiacenti secondo quanto stabilito dal Codice civile (art.892) e la realizzazione di “punti di colore” lungo la rampa di accesso all’autorimessa. Siepi e piccoli cespugli sempre verdi caratterizzeranno alcuni angoli meno soleggiati del giardino.
Per le zone pavimentate sarà scelta una pavimentazione in pietra naturale tipo il porfido che risulta essere tra le più adatte all’utilizzo per esterno. All’aspetto decorativo associa caratteristiche di durezza e resistenza all’uso eccezionali: è una pietra non geliva, resistente agli acidi ed agli sbalzi di temperatura e la sua durezza assicura che con il passare del tempo la superficie non si usuri diventando liscia, mantenendo così una superficie scabra e quindi con un’ottima aderenza sia allo stato asciutto che bagnato.
Nella definizione dei percorsi di accesso all’abitazione, è stata inoltre fatta attenzione a garantire l’accesso facilitato anche a possibili utenti con difficoltà motorie prevedendo una piccola rampa di lieve pendenza in prossimità dell’accesso pedonale.
La nuova recinzione prospiciente via Praga sarà realizzata in modo da permettere la più ampia visibilità, ovvero sarà in muratura ma di tipo aperto per almeno la metà dello sviluppo orizzontale, con uno zoccolo pieno non superiore a cm 50 e con altezza di ml 2,20 a partire dalla quota + 0.00 La recinzione di confine tra la proprietà privata limitrofa sarà realizzata in muratura piena rispettando sempre l’altezza massima di ml 2,20.